Elisa si è indirizzata alla ginnastica grazie alla passione trasferitale dai genitori. La scintilla è scattata dopo aver visto il video di Nadia Comăneci alle Olimpiadi di Montréal 1976 e, non a caso, le parallele asimmetriche sono il suo attrezzo preferito. In campo internazionale ha cominciato a farsi notare dal 2016, poi a partire dall’anno successivo è approdata all’accademia Brixia, sotto la guida del CT Enrico Casella. Convocata in nazionale per gli EYOF di Gyor nel 2017, ha vinto la medaglia d’oro proprio alle parallele e quella d’argento nel concorso a squadre. L’anno successivo agli europei Juniores di Glasgow si è ripetuta vincendo l’oro a squadre e il bronzo alla trave. L’esordio internazionale a livello seniores non è stato dei migliori, agli europei di Stettino, Elisa rimane fuori dalle finali (nel concorso generale perché preceduta da due compagne), ma nel 2019 ai Campionati Mondiali di Stoccarda arriva la conferma. Elisa vince nel concorso a squadre una storica medaglia di bronzo e centra la finale nell’all round individuale (non termina poi la finale a causa di un piccolo infortunio). A 18 anni arriva a Tokyo per la sua prima partecipazione a cinque cerchi, le premesse per un ottimo risultato ci sono tutte.