Con un anno di ritardo, si alza il sipario sui Giochi Olimpici di Tokyo 2020. I primi nella storia ad essere rinviati di 12 mesi, i primi dell’era Covid-19. Il primo grande evento mondiale in cui gli atleti del Pianeta (riprodotto nel finale in cielo sulle note di Imagine) si ritrovano per misurarsi, confrontarsi con se stessi e con gli altri, andando al di là di quei muri che il coronavirus ha eretto tra di noi.
La cerimonia che va in scena allo Stadio Olimpico di Tokyo lancia un messaggio di speranza al mondo, unito dallo sport nel segno dei valori olimpici. Il viaggio comincia dall’inizio primordiale, comune a tutti, e si snoda fino a raccontare le difficoltà affrontate dagli atleti per arrivare a questo traguardo mai così sognato e ambito. In tribuna l'imperatore Naruhito e il Presidente del CIO, Thomas Bach.
Dopo un anno di incertezze, la bandiera nazionale del Giappone fa il suo ingresso in campo portata da atleti, personale sanitario, e da chi si è speso per superare questo periodo difficile. Emozionante il tributo alle vittime della pandemia. Con il minuto di silenzio dedicato anche agli undici membri del team d'Israele uccisi durante un attacco terroristico ai Giochi di Monaco 1972.
Nel solco della tradizione,con due importanti simboli del Paese nipponico in campo - il sole che compare anche nella bandiera nazionale e il Monte Fuji - e con un legame speciale con l’edizione di Tokyo 1964, i cinque cerchi fatti con il legno delle 47 prefetture giapponesi prendono forma al centro della scena, nel ricordo dei Giochi di 57 anni fa: quando gli atleti di tutte le nazioni portarono con sé i semi degli alberi commemorativi che avrebbero sancito un legame indissolubile tra l'olimpismo e e il Paese del Sol Levante.
Poi spazio alla parata degli atleti, protagonisti indiscussi della rassegna a cinque cerchi in programma fino all'8 agosto (foto Mezzelani/Ferraro/Pagliaricci- GMT Sport). Inizia come tradizione la Grecia, seguita dalla rappresentativa CIO dei rifugiati. In coda gli Stati Uniti, organizzatori di Los Angeles 2028, seguiti dalla Francia che sta lavorando a Parigi 2024 e dai padroni di casa giapponesi.
Sotto lo sguardo del Presidente del CONI, Giovanni Malagò e del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport e plurimedagliata olimpica, Valentina Vezzali, l’Italia fa il suo ingresso nello Stadio per diciottesima, secondo l’alfabeto giapponese, intorno alle 20:50 locali, dopo Israele e prima dell’Iraq. Il Tricolore affidato dal Presidente Mattarella - festeggiato prima della sfilata dalla squadra italiana con un video - sventola tra le mani dell’insolita coppia di alfieri composta dagli olimpionici Jessica Rossi (tiro a volo) ed Elia Viviani (ciclismo). Dietro di loro una folta rappresentanza dell'Italia Team, con il Segretario Generale del CONI, Carlo Mornati, responsabile della Preparazione Olimpica e 110 atleti (di 22 discipline diverse: Basket 3x3, Canoa Slalom, Canottaggio, Ciclismo BMX, Ciclismo Pista, Ginnastica Artistica, Judo, Nuoto, Pallacanestro, Pallavolo, Beach Volley, Pugilato, Scherma, Softball, Sport Equestri, Surf, Taekwondo, Tennis, Tennistavolo, Tiro a Segno, Tiro a Volo e Tuffi) sui 384 attesi in Giappone (record di presenze azzurre all'Olimpiade). Le nostre atlete e i nostri atleti sfilano in bianco, indossando un capo speciale firmato EA7 Emporio Armani, con le mascherine, dello stesso colore, che ormai scandiscono la nostra quotidianità. Pronti a vivere un sogno con tutti i tifosi italiani, incollati alla tv, in questa insolita edizione dei Giochi senza pubblico: unica per la parità di genere tra gli atleti declinata in tutti gli aspetti; unica e simbolicamente forte come sottolineato dal Presidente Bach nel suo discorso, tenuto dopo quello della Presidente del Comitato organizzatore dei Giochi olimpici e paralimpici di Tokyo 2020, Seiko Hashimoto. "Questa sensazione di unione è la luce in fondo al buio tunnel della pandemia.Oggi è un momento di speranza - le sue parole -, molto differente da come ci saremmo immaginati. Finalmente siamo qui tutti insieme, atleti e rifugiati politici. Lasciate che possa essere felice di questo momento. Voi atleti non avete mai mollato, siete fonte d'ispirazione".
Tocca all'Imperatore dichiarare i Giochi aperti. Con la bandiera olimpica che fa il suo ingresso portata da sei atleti provenienti dai tutti i continenti, tra cui l'azzurra del volley, Paola Egonu in rappresentanza dell'Europa, del nostro Paese. I Giochi di Tokyo 2020 si tingono già dei colori dell'Italia Team. Ad accendere il braciere tocca alla tennista Naomi Osaka. In cielo i fuochi d'artificio illuminano la notte giapponese. Luci di speranza, per un mondo che vuole uscire dal buio della pandemia.